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Design internazionale per coniugare tecnica tradizionale e riscoperta di materiali in chiave sostenibile.

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SVILUPPO SOSTENIBILE DELL’AGENDA 2030

Quali iniziative concrete avete già avviato o state programmando per rispondere ai grandi processi e cambiamenti in corso (transizione verde ed ecologica, transizione digitale, sostenibilità)?

“Fin da sempre la nostra Azienda è stata molto attenta ai temi della sostenibilità e transizione verde. Abbiamo sempre avuto come obiettivo un posto di lavoro che fosse molto rispettoso della salute dei nostri collaboratori, e lo stesso abbiamo fatto nelle scelte di prodotto e dei componenti e tecnologie utilizzate, dai collanti alle verniciature che già da 30 anni abbiamo spostato completamente su prodotti totalmente ecologici. Il vero tema della sostenibilità per noi è rappresentato dal progettare e produrre oggetti ed ambienti che durino nel tempo, quindi non necessitino di sostituzione rapida a causa di obsolescenza, che possano tramandarsi di generazione in generazione e possano accompagnare la famiglia lungo tutto un percorso fatto anche di spostamenti, e su questo abbiamo grosse soddisfazioni ricevendo molto spesso testimonianze di clienti che hanno i nostri prodotti da generazioni nelle loro case. La transizione digitale è in realtà un processo avviato da oltre 30 anni, avendo come bacino di utenza il mondo intero e dovendo raggiungere velocemente i nostri interlocutori, e sta proseguendo adeguandosi e rinnovandosi grazie alla disponibilità delle nuove tecnologie”.

INNOVAZIONE

Quale recente innovazione di prodotto o di processo o quale progetto di comunicazione innovativo ci vuole raccontare alla luce dei vantaggi di mercato che ha generato?

“Il progetto sul quale stiamo lavorando già da cinque anni e che vedrà la luce entro la fine del 2023 si fonda su due basi. Da un lato mettere in contatto architetti e designer internazionali di alto profilo che abbiamo selezionato nel tempo e fargli conoscere il nostro immenso archivio storico; dall’altro cercare di coniugare materiali innovativi con tecniche di lavorazione tradizionali che fanno parte del nostro know-how e viceversa la riscoperta di materiali e finiture proprie della nostra storia reinterpretati attraverso tecnologie e processi di trasformazione attuali, il tutto per creare degli oggetti che siano fortemente identificabili, prodotti in edizioni limitate, e diano ampia possibilità all’utente di una forte personalizzazione e interazione con l’Azienda in questo processo, il tutto nell’ambito di quella che secondo noi è la vera innovazione nella comunicazione, ovvero ritornare a comunicare personalmente con i propri clienti per creare qualcosa di unico”.

 

NUOVE COMPETENZE

Alla luce della sua esperienza, cosa si sentirebbe di consigliare a PMI con Marchio Storico per aprire sempre di più la propria azienda a nuove competenze integrandole al meglio con le generazioni familiari?   

“La vera sfida per le Aziende con Marchio Storico da un lato è quella di conservare il know how acquisito dalle generazioni precedenti, affinché lo stesso diventi realmente patrimonio dell’Azienda, anche soopratutto per quello non tangibile, dall’altro far si che questo patrimonio possa aprirsi ad un mercato che è realmente globale e quindi molto ampio da un certo punto di vista, ma che esige la conoscenza ed il rispetto delle singole identità culturali e storiche. Questo significa poter avviare un percorso di integrazione che sia sinergico all’interno dell’Azienda di figure professionali provenienti da diverse aree del mondo da un lato, dall’altro che portino competenze aggiuntive sia per quanto concerne le nuove tecnologie, materiali e forme di comunicazione, dall’altro anche andare alla riscoperta e valorizzazione di competenze e manualità che siano integrabili nel proprio core business e che senza questo intervento rischierebbero di scomparire. Su tutte queste direttrici la nostra Azienda si sta muovendo già da diversi anni con molta soddisfazione”.