logo conserve italia
Image

Tracciabilità e regionalità delle produzioni 100% italiane, esplorazione di nuovi comparti e riduzioni degli apporti calorici. Queste ed altre le vie di Conserve Italia per l’innovazione sostenibile.

Image
logo conserve italia
Image

Tracciabilità e regionalità delle produzioni 100% italiane, esplorazione di nuovi comparti e riduzioni degli apporti calorici. Queste ed altre le vie di Conserve Italia per l’innovazione sostenibile.

Image
Image

SVILUPPO SOSTENIBILE DELL’AGENDA 2030

Quali iniziative concrete avete già avviato o state programmando per rispondere ai grandi processi e cambiamenti in corso (transizione verde ed ecologica, transizione digitale, sostenibilità)?

“Da vent’anni Conserve Italia è impegnata a rendicontare l’impegno profuso a tutti i livelli per un maggiore rispetto del pianeta attraverso la pubblicazione del Report di Sostenibilità. La transizione ecologica per il Gruppo cooperativo si concretizza in un percorso finalizzato al raggiungimento degli obiettivo dell’Agenda 2030 dell’ONU, un percorso che prevede una progressiva e costante diminuzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi lungo tutta la filiera: dal campo (con la diffusione nella base sociale di tecniche di agricoltura di precisione) alla lavorazione industriale (con il ricorso alle energie rinnovabili, il riuso delle acque, il recupero dei sottoprodotti), fino alla scelta di packaging eco-sostenibili e al trasporto ferroviario delle merci che riduce le emissioni in atmosfera”.

INNOVAZIONE

Quale recente innovazione di prodotto o di processo o quale progetto di comunicazione innovativo ci vuole raccontare alla luce dei vantaggi di mercato che ha generato?

“Innovare significa innanzitutto modificare assetti produttivi, organizzativi e gestionali per rispondere sempre meglio alle esigenze del mercato. Conserve Italia lo fa puntando alla realizzazione di prodotti capaci di soddisfare le richieste del consumatore, grazie anche alla forza dei suoi marchi storici: è il caso di CIRIO che negli ultimi anni ha accresciuto il valore delle gamme di pomodoro promuovendo tracciabilità e regionalità delle produzioni 100% italiane ed esplorando nuovi comparti come le salse da condimento, così come lo è per YOGA che nei succhi di frutta ha introdotto i prodotti con 100% di frutta, senza zuccheri aggiunti e i mix con verdura e spezie; lo è anche nel caso di DERBY BLUE che sempre nella gamma dei succhi Zero ha unito il ridotto apporto calorico all’azzeramento delle emissioni di CO2 in atmosfera grazie al sostegno ad un progetto per la biodiversità; lo è infine per JOLLY COLOMBANI che ha lanciato una nuova gamma di Zuppe Pronte a base di legumi in Tetra Recart, coniugando così la sostenibilità del packaging con l’attenzione al mercato delle proteine vegetali fino all’elevata componente di servizio del prodotto”.

NUOVE COMPETENZE

Alla luce della sua esperienza, cosa si sentirebbe di consigliare a PMI con Marchio Storico per aprire sempre di più la propria azienda a nuove competenze integrandole al meglio con le generazioni familiari?   

“I marchi storici possono crescere solamente in virtù di una comunità di persone che ne acquisiscono i valori, li incarnano facendoli propri e gli conferiscono concretezza. Altrimenti restano un mero ricordo, destinato a svanire nel tempo col passare delle generazioni. Per questo è fondamentale raccontare e divulgare la storia dei nostri marchi, trasmetterne il vissuto e il cuore pulsante affinché possano continuare a vivere. Dove? Innanzitutto nelle persone del team aziendale che per prime vi si possono riconoscere e che hanno l’onore e l’onere di portarli avanti e trasmetterli a tutti attraverso le più svariate attività, favorendo così il consolidamento di un grande senso di appartenenza. Questa attività richiede un grande lavoro di squadra all’interno delle aziende proprietarie dei marchi, un lavoro in grado di coniugare l’esperienza delle figure più senior con l’entusiasmo, la creatività e l’intraprendenza delle risorse più giovani”.