21 Dicembre, 2023
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Approvato il ddl Made in Italy

Le principali misure di interesse per i Marchi Storici

Il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva il disegno di legge sul Made in Italy che prevede interventi di valorizzazione, promozione e tutela, tra i quali l’istituzione di un Fondo sovrano, del liceo del ‘Made in Italy’, la Giornata nazionale che si terrà il 15 aprile, il recupero dei Marchi Storici che intendano chiudere il sito produttivo di origine o comunque quello principale.

Ecco le principali misure di interesse per i Marchi Storici:

  • Articolo 3 (Giornata nazionale del Made in Italy)  – Riconoscimento istituzionale all’Associazione Marchi Storici d’Italia per le iniziative celebrative
    L’articolo 3 istituisce la Giornata nazionale del Made in Italy per celebrare, il 15 aprile di ciascun anno, la creatività e l’eccellenza italiana.

    Si prevede che l’organizzazione di iniziative possa essere realizzata e favorita dallo Stato, dalle regioni, dalle province, dalle città metropolitane e dai comuni, anche in coordinamento con le associazioni e con gli organismi operanti nel settore, compresa l’Associazione Marchi Storici d’Italia e quelle operanti nel settore del design, anche industriale.
  • Articolo 7 (Disposizioni in materia di tutela dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale)
    L’articolo 7 dispone che l’impresa titolare o licenziataria di un Marchio Storico, che intenda cessare definitivamente l’attività svolta, debba notificare preventivamente al Mimit le informazioni relative al progetto di cessazione dell’attività e i motivi economici, finanziari o tecnici che impongono la cessazione medesima.

    Al fine pertanto di tutelare i Marchi di particolare interesse e valenza nazionale ed evitare la loro estinzione salvaguardandone la continuità, viene consentito al Mimit di subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio, qualora lo stesso non sia stato oggetto di cessione a titolo oneroso da parte dell’impresa.

    Infine, per i marchi che risultino non utilizzati da almeno cinque anni, il Mimit può depositare una domanda di registrazione del marchio a proprio nome.

    Il Mimit è autorizzato ad utilizzare i marchi esclusivamente in favore di imprese, anche estere, che intendano investire in Italia o trasferire in Italia attività produttive ubicate all’estero. È demandato ad un decreto, di natura non regolamentare, del Mimit la definizione dei criteri e le modalità per l’attuazione delle disposizioni normative.
  • Articolo 19 (Fondazione «Imprese e competenze per il made in Italy»)
    L’articolo 19 dispone la costituzione della Fondazione denominata “Imprese e competenze per il Made in Italy”. La Fondazione ha il compito di promuovere il raccordo tra le imprese che rappresentano l’eccellenza del made in Italy, ivi comprese quelle titolari di Marchi Storici, e i Licei del made in Italy allo scopo di diffondere la cultura d’impresa del Made in Italy tra gli studenti, nonché di favorire iniziative mirate ad un rapido inserimento degli stessi nel mondo del lavoro.

    La Fondazione conferisce ogni anno il premio di “Maestro del made in Italy” a imprenditori che si sono particolarmente distinti per la loro capacità di trasmettere il sapere e le competenze alle nuove generazioni nei settori di eccellenza del made in Italy.
  • Articolo 20 (Istituzione dell’Esposizione nazionale permanente del Made in Italy)
    L’articolo 20 prevede l’istituzione dell’Esposizione nazionale permanente del Made in Italy, con l’obiettivo di promuovere e rappresentare l’eccellenza produttiva e culturale italiana attraverso l’esposizione dei prodotti della storia del made in Italy e dell’ingegno italiano.

    La cura e la gestione dell’Esposizione è affidata alla Fondazione Imprese e competenze che provvede a individuarne la sede, nell’ambito delle proprie attività e delle proprie risorse.
  • Articolo 26 (Albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale)
    L’articolo 26 istituisce presso il Ministero della Cultura l’Albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale. L’iscrizione nell’Albo importa anche la registrazione nel portale del Sistema archivistico nazionale (SAN) del Ministero della cultura, anche al fine di salvaguardare gli archivi storici delle imprese italianein particolare delle imprese titolari di marchi storici di interesse nazionale iscritti nel registro istituito dall’articolo 185-bis del codice della proprietà industriale (d.lgs. n. 30/2005), e di valorizzare le imprese culturali e creative. È demandato ad un decreto del Ministro della cultura la definizione delle modalità di attuazione dell’articolo.